La Storia

Il primo numero di THE ROMANER, esce in forma digitale e cartacea i primi di marzo del 2020, ma l’idea nasce molti anni prima. In Francia nel 2013 cento artisti erano stati invitati a realizzare con delle illustrazioni la loro visione, fantasiosa di Parigi per le copertine di una rivista immaginaria, THE PARISIANER. Il nome della testata e la veste grafica erano ispirati alle copertine della rivista THE NEW YORKER. Questo omaggio alla città di Parigi è stato pensato da Aurélie Pollet e da Michael Prigent, entrambi autori di fumetti.

 

Come gli autori francesi da sempre amante di THE NEW YORKER nel marzo 2020 decisi di realizzare una vera e propria rivista. L’ispirazione del modello americano è soprattutto nelle copertine e nella veste grafica, che rispetta l’illustrazione senza “coprirla” con aticipazioni dei contenuti, come spesso avviene per la quasi totalità delle altre riviste.

 

THE ROMANER nasce dalla voglia che ho sempre avuto di disegnare e raccontare.

 

Il primo numero di THE ROMANER (8 marzo 2020) consisteva in una copertina e il suo retro, dove pubblicavo un solo racconto “La giusta distanza”. Erano i mesi in cui cominciavano le prime restrizioni (anti contagio) e ci veniva chiesto di osservare un metro di distanza dalle altre persone. La copertina e il testo lo raccontavano. 

 

Poi nei numeri successivi, 27 usciti fino ad oggi, le pagine aumentarono gradualmente a quattro, otto, fino a più di venti, e sono ancora i crescita, come il numero delle rubriche.

 

Nella rivista si può trovare di tutto dai racconti e poesie, di autori affermati e esordienti anche in età scolare. 

Rubriche sul cinema, teatro, libri, auto d’epoca, quartieri di roma, librerie in giro per il mondo, vino e cucina, tutto con uno sguardo narrativo emozionale, e mai giornalistico (non è il nostro mestiere) e sempre appassionato. Ci interessano gli argomenti più disparati ma soprattutto ci interessa il linguaggio e la visione di chi scrive. 

 

THE ROMANER avrà presto anche una versione cartacea (fino ad oggi due soli numeri sono stati stampati) gratuita, come quella digitale. 

 

 

Francesco Barnabei